Nel comune di Savignano Irpino si sta consumando un nuovo capitolo nella triste saga dell’inquinamento ambientale: l’impianto di smaltimento dei fanghi civili ed industriali. Ma mentre la comunità si mobilita per difendere il proprio territorio, emergono dei misteri che aggiungono ulteriore preoccupazione.
L’impianto, che verrà realizzato su lotti privati identificati come foglio 3 mappale 18, sembra avere legami con due proprietari distinti: la EDV Gestioni di Tornino, proprietaria dei subalterni 2, 8 e 9, e la S&P Sviluppo Immobiliare di Ariano Irpino, proprietaria del subalterno 4 con categoria D/7.

Categoria catastale D/7
In materia di imposta comunale calcolata sulla rendita catastale (ICI), ai sensi dell’art. 2, comma 40, del D.l. n. 262/2006, convertito in L. n. 286 del 2006, una discarica pubblica oggetto di sfruttamento economico per la gestione di rifiuti solidi urbani e la captazione di biogas costituisce un’unità immobiliare urbana soggetta ad accatastamento e rientra nella categoria D/7 – non in quella residuale E, concernente gli immobili a particolare destinazione pubblica – in quanto, dotata di autonomia funzionale e reddituale, svolge attività industriale, senza che assuma rilevanza l’eventuale destinazione dell’immobile anche ad attività di pubblico interesse.
La EDV Gestioni è l’unica ad essere coinvolta ufficialmente nel progetto, con il presidente del Consiglio di Amministrazione, Emilio De Vizia, come si evince nella richiesta di Permesso di Costruire alla pagina 3, nel paragrafo b e b.1, in cui dichiara di essere “proprietario” e di avere titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento.


Ma è proprio la presenza della S&P Immobiliare a sollevare interrogativi. Nonostante non sia stata menzionata nei documenti presentati alla regione, visure catastali confermano che la società possiede ancora terreni e fabbricati nell’area dell’ex VIC Italiana, dove sarà costruito l’impianto. Tuttavia, il suo coinvolgimento ufficiale nel progetto non è stato dichiarato.
La S&P Sviluppo Immobiliare S.r.l., nata nel 2019, è una società con attività principale di compravendita immobiliare, con un capitale sociale di 10.000 euro. Questo solleva la domanda: come può una società immobiliare rimanere titolare di parte dell’immobile dove sarà costruito un impianto di smaltimento senza apparire nei documenti ufficiali?
Questi misteri non possono essere ignorati. La società arianese S&P e la EDV Gestioni devono chiarire la loro posizione e i loro legami con il progetto di smaltimento dei fanghi a Savignano. La comunità merita risposte chiare e trasparenti, e non può permettersi di subire ulteriori danni ambientali senza una spiegazione adeguata.
È tempo che i responsabili di questo progetto rispondano alle domande della comunità e rendano conto delle proprie azioni.
Continueremo a monitorare da vicino questa situazione e a cercare la verità per il bene di Savignano e delle sue generazioni future.
